TRACKLIST CD 1:
01. Disco Suicide
02. Manifest Destiny
03. Stellerator
04. The Poke
05. Virus
06. Nobody Goes to Sweden
07. Strangeness (bass solo & drums solo)
TRACKLIST CD 2:
01. Healing Dreams / Five Drops / Concierto de Aranjuez (acoustic guitar set)
02. True to the Clik
03. And So to F
04. Lila's Dance (Mahavishnu Orchestra cover)
05. Birds of Fire (Mahavishnu Orchestra cover)
LINE UP
John Goodsall - guitar
Percy Jones - bass
Pierre Moerlen - drums
Kris Sjobring - keyboards
Sbarcano per la prima volta sulla Stratosfera i Brand X di John Goodsall e Percy Jones, in uno straordinario concerto registrato al Teatro Albatros di Genova il 7 giugno 1997. La band aveva intrapreso un tour europeo per promuovere l'album "Manifest Destiny". In Italia le tappe furono due, Roma il 5 giugno e Genova il 7 giugno. La tappa genovese, scorrendo sul web i ricordi di coloro che erano presenti, fu memorabile. Per questo tour i Brand X cooptarono nell'organico l'ex batterista dei Gong, Pierre Moerlen (scomparso nel 2005), peraltro già presente sul disco in studio, seppur in modo minimale, solamente nelle due hidden live track. In effetti il batterista titolare, all'epoca della registrazione di "Manifesto Destiny" era Frank Katz.
La leggenda dei Brand X, alfieri del progressive jazz rock inglese, fin dalla loro prima incarnazione con Phil Collins alla batteria, è nota a tutti e non vale la pena ripercorrere la loro lunga e articolata biografia per l'ennesima volta.
Passando invece ai contenuti del concerto, il primo dei due CD si apre con Disco Suicide, una composizione di Robin Lumley (tastierista nella prima formazione) tratta dallo storico "Moroccan Roll" del 1977, secondo disco in assoluto della band. Seguono alcuni brani tratti da "Manifesto Destiny, l'omonimo, Stellerator e Virus, mentre The Poke è ripescata da "Masques" del 1978 (terzo album della loro discografia, il primo senza Phil Collins seduto dietro ai tamburi). Concludono la prima parte del concerto Nobody Goes to Sweden (da "Do They Hurt?" del 1980) e Strangeness, che altro non è se una improvvisazione con due lunghi assoli di basso e batteria, rispettivamente ad opera di Percy Jones e Pierre Moerlen. Tra l'altro devo ammettere che Moerlen, batterista tecnicamente dotato e virtuoso dello strumento, si è subito ben amalgamato con il resto del gruppo e non fa rimpiangere i suoi predecessori, nemmeno Philco.
Le sorprese arrivano nella seconda parte del concerto. L'apertura è tutta di John Goodsall alla chitarra acustica che propone un medley composto da Healing Dreams (da "Xcommunication" del 1992), Five Drops (da "Manifesto Destiny") e dalla classica Concierto de Aranjuez, ri-arrangiata da Goodsall in chiave jazzistica. Grandi virtuosismi che ci riportano ai capolavori di John McLaughlin e Paco De Lucia. Terminato il set acustico, la band al completo riprende con True to the Clik, ancora da "Manifesto Destiny" e con And So to F, da "Product" del 1979. I Brand X salutano il pubblico di Genova ed escono di scena, ma per poco. Richiamati a gran voce regalano due autentici capolavori, attingendo nientemeno che dal repertorio della Mahavishn Orchestra di John Mclaughlin e soci. Il primo bis è Lila's Dance, uno dei brani di punta di "Visions of the Emerald Beyond", capolavoro pubblicato nel 1975 dalla seconda incarnazione della Mahavishnu, per intenderci quella con Jean-Luc Ponty e Narada Michael Walden. Il finale è invece riservato all'inarrivabile Birds of Fire, dall'omonimo album del 1973, quello con la Mahavishnu nella formazione della prima ora McLaughlin-Cobham, Goodman, Hammer, Laird. Impossibile anche per i Brand X eguagliare l'originale, ma il virtuosismo non manca e le emozioni neppure.
Infine, per quanto riguarda la registrazione, si tratta di un audience di ottima qualità. Speriamo sia di vostro gradimento, Detto questo detto tutto. Buon ascolto.
Post by George