In ricordo di Paolo Pietrangeli: dagli scontri di Villa Giulia al salotto di Maurizio Costanzo (1945-2021 R.I.P.)


Il 22 novembre scorso giornali, tv e radio danno la notizia della scomparsa di Paolo Pietrangeli, Aveva 76 anni e un male incurabile se l'è portato via, La sua morte non resta sotto traccia, Gli articoli si susseguono sui principali quotidiani. Nel piccolo, come abbiamo sempre fatto, anche la Stratosfera vuole contribuire al suo ricordo con un post che racchiude i suoi due primi 33 giri, quelli storici a cavallo tra fine anni'60 e inizi anni '70, in piena era contestazioni operaie e studentesche. La sua biografia è pubblicata ovunque, quindi eviterò di ripetere le stesse cose su queste pagine. Tra i vari articoli pubblicati dai quotidiani "ad memorian" ho trovato particolarmente interessante ed essenziale  quello riportato da Il Messaggero il giorno dopo la sua scomparsa. Lo riprendo.


«Compagni dai campi e dalle officine prendete la falce, portate il martello, scendete giù in piazza, picchiate con quello, scendete giù in piazza affossate il sistema»
 "È il ritornello di «Contessa», uno degli inni del '68, senza dubbio il brano più famoso del repertorio di Paolo Pietrangeli, morto a 76 anni a causa di una lunga malattia che già gli aveva impedito quest'anno di ritirare il premio Tenco, giusto riconoscimento alla sua opera di cantautore molto più ricca di «Contessa» o «Valle Giulia». Pietrangeli è stato un personaggio sicuramente insolito: figlio del regista Antonio e di Margherita Ferrone, negli anni '60 comincia a dedicarsi alla canzone popolare ed entra nel Nuovo Canzoniere Italiano: si ritrova così a pubblicare per I Dischi del Sole, a diretto contatto con Giovanna Marini (che sarà la seconda voce di «Contessa»), Ivan Della Mea, Michele Straniero, Fausto Amodei.

Paolo Pietrangeli con Francesco Guccini e Giovanna Marini

La sua caratteristica, al di là delle regole della canzone d'autore d'origine popolare, soprattutto dal vivo era la travolgente ironia e la capacità affabulatrice: l'apice dei suoi concerti, era la composizione istantanea di testi elaborati attorno a una parola chiesta al pubblico. Prima di dedicarsi alla regia televisiva lavorando al «Costanzo Show» e poi con Maria De Filippi ad «Amici» e «C'è posta per te», aveva fatto una gavetta d'alto livello come aiuto di Visconti in «Morte a Venezia» e Fellini in «Roma» e poi di Paul Morrissey in due film ispirati ad Andy Warhol, «Flesh for Frankstein» e «Blood for Dracula». Come regista ha firmato «Bianco e nero» nel 1974, un documentario sul neo fascismo e le sue collusioni con i Servizi deviati e nel 1977 «Porci con le ali», adattamento del best seller di Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice, ripudiato dagli autori del libro ma comunque colpito dall'implacabile censura del tempo. Insieme a Wilma Labate e Roberto Giannarelli nel 2001 ha diretto «Genova. Per noi», documentario sulle violenze legate alle manifestazioni nelle giornate del G8. Il suo ultimo disco, registrato insieme a Rita Marcotulli, è del 2015. Nella sua biografia ci sono vari tentativi falliti di entrare in Parlamento: nel 1996 con Rifondazione Comunista, nel 2001 per un seggio al Senato, nel 2018 con Sinistra Ecologia Libertà. In una recente intervista si era definito comunista e aveva dichiarato di essere ben felice di venire ricordato per «Contessa» aggiungendo con un certo orgoglio di averla sentita cantare dai giovanissimi in piazza".

Paolo Pietrangeli - 1969 - Mio caro padrone domani ti sparo


TRACKLIST:

01. Contessa - 3:20
02. Era sui quarant'anni - 2:15
03. Ma perché mi dici sempre - 1:58
04. Chiarezza chiarezza - 1:58
05. Pensa un po' - 2:37
06. Uguaglianza - 2:30
07. Se tu bagni il tuo piede - 1:48
08. Io cerco l'uomo nuovo - 4:08
09. Valle Giulia - 3:00
10. La leva - 2:06
11. Il vestito di Rossini - 3:50
12. Il figlio del poliziotto - 2:42
13. Mi porti due gassose - 2:04
14. Mio caro padrone domani ti sparo - 2:15
15. Manifesto - 1:10
16. Certo i padroni morranno - 1:58
17. Risoluzione dei Comunardi - 2:30
18. Contessa (ripresa) - 2:20


Ci occuperemo del Paolo Pietrangeli compositore e musicista, ovviamente, tralasciando le sue esperienze nel mondo del cinema, della televisione e della politica. La discografia di Paolo Pietraangeli è piuttosto corposa e tra album in studio, live e compilation copre un arco temporale che va dal 1969 al 2020. Sicuramente i primi due album sono delle vere e proprie icone e delle perfette fotografie di quel turbolento periodo. Ed è per questo che li ho scelti. Questo primo lavoro, dal suono scarno, vede Pietrangeli solo con la sua chitarra accompagnato dalle voci di Giovanna Marini, Alberto Ciarchi, Aldo Fanchiotti, Franco Coggiola, e Maurizio Ferrando. Quattordici brani tra cui i due storici "Contessa" e "Villa Giulia". La prima, vera e propria colonna sonora del 1968 italiano. pare che Pietrangeli l'abbia scritta ispirandosi a una conversazione intercettata, in modo del tutto involontario, in un elegante caffè di Roma nel Quartiere Trieste. Contessa diviene negli anni seguenti una canzone popolare nella vera accezione del termine. E della canzone popolare riprende stile e andamento, nonché l'argomentare che propaganda il parallelismo tra lotte operaie e studentesche (una delle parole d'ordine dell'attività del movimento studentesco che infatti nel 1969 va a saldarsi con il montante autunno caldo delle proteste operaie) (fonte Wikipedia). La seconda  è ispirata dagli avvenimenti del 1º marzo 1968, quando presso la facoltà di architettura dell'università di Roma, situata in via di Valle Giulia, avvenne il primo grave scontro tra gli studenti che occuparono la Facoltà e le forze dell'ordine. Il ritornello della canzone, "non siam scappati più, non siam scappati più, "fotografa" quel che avvenne effettivamente: il primo esempio in Italia di contrapposizione diretta tra studenti e polizia (fonte Wikipedia). Il disco venne pubblicato nel 1969 dall'etichetta I Dischi del Sole e ristampato in CD nel 1990 ad opera della Bravo Records.

Paolo Pietrangeli - 1974 - Karlmarxstrasse


TRACKLIST:

01. Karlmarxstrasse - 2:23
02, Fermi in mezzo ad una strada - 1:58
03. E' finito il Sessantotto - 2:27
04. Vizi privati pubbliche virtù - 2:05
05. Lo stracchino - 2:12
06. Disimpegno disimpegno - 1:50
07. La malattia mentale - 2:27
08. Quelli che tricoloreggiano - 1:45
09. Suicidio - 3:00
10. Donna per piacere - 1:25
11. Sdraiato sul sofà - 1:54
12. Tra baci e tra carezze - 2:15
13. Il baobab - 3:12
14. L'altra sera - 2:48
15. La Comune non morrà - 2:23


MUSICISTI:

Paolo Pietrangeli: voce, chitarra
Sergio Almangano: violino
Alberto Ciarchi: chitarra, chitarra trattata e cori
Giovanna Marini: chitarra, pianoforte e cori
Athos Poletti: clarinetto e sax soprano
Marco Ratti: contrabbasso
Sergio Romani: trombone
Franco Coggiola: cori
Ivan Della Mea: cori
Francesco Marini: cori
Collettivo Gianni Bosio di Roma: cori


A distanza di 5 anni dal disco di esordio, nel 1974 esce "Karlmarxstrasse", sempre per l'etichetta I Dischi del Sole. Ristampato nel 1989 in CD dalla Bravo Records, l'album contiene 15 brani connotati da una maggiore musicalità, da un suono cabarettistico, grazie all'innesto di pianoforte, fiati e violino. I file me li ha inviati l'amico Osel, che mi ha anche sollecitato il post alla memoria di Paolo Pietrangeli. E mi è sembrato giusto e doveroso farlo. Ciao Paolo, un grosso abbraccio da tutti noi che ti abbiamo seguito ed apprezzato per tanti anni.


LINK  Mio caro padrone domani ti sparo
LINK  Karlmarxstrasse

Post by George - Music by George & Osel

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