Claudio Fucci - 2005 - Synkretiko


TRACKLIST:

1 Graffiti italiani    
2 Duemilanovecentoventitre'    
3 Il silenzio e il tuono    
4 Sebastianol    
5 Come un poeta    
6 La pace    
7 Via C. Baroni    
8 Gabbie    
9 Nell'aria nel vento    
10 Approdare 
11. Voglia di libertà (bonus track)


MUSICISTI

Claudio Fucci / guitars, vocals, some keys
Tania Ruvo / keyboards, vocals
Salvo Silvio / percussion
Nino Silvio / violin
Attilio Zanchi / bass
Walter Calloni / drums
Eugenio Finardi / vocals
Massimo Colombo/ keyboards, piano
Giancarlo Galli / electric guitar, sitar, mandolin
Egidio Perduca / guitar
Marco Colombo / guitar, keyboards
Ettore Gilardoni / bass
Daniele Izzi / drums
Gaia Petrazzani / backing vocal
Marco Ferradini / vocal
Dario Guidotti / sax, harmonica
Franco di Biase / mandolin
Vittore Andreotti / keyboards
Silvano Paulli / electric guitar
Enzo Cafagna / bass
Piero Papotti / drums
Dario Piana / electric guitar
Claudio Lugli / backing vocals
Tullio Granatello / percussion


"A volte ritornano. Anche 30 anni dopo. Claudio Fucci, cantautore degli anni 70, un solo album all'attivo, omonimo, prodotto nel 1974 da Eugenio Finardi su mitica etichetta Trident, recentemente oggetto di ristampa da parte di Vinyl Magic/BTF. Qualcuno ne ricorderà la divertente copertina, con Fucci ritratto nelle vesti di un paffuto paggio. Dopo la ristampa del primo lavoro, ecco la voglia di tornare in studio per raccontare nuove storie. Capelli corti, sguardo bonario e un po’ annoiato, Claudio ha voluto intorno a sé gli stessi musicisti del 74: Attilio Zanchi (Come le foglie), Tullio Granatello (Jumbo), addirittura Eugenio Finardi alla voce, e in più Walter Calloni, Marco Ferradini, Marco Colombo. 

Sinkretiko è un disco leggero, quasi naif. Dieci canzoni costruite su traiettorie acustiche, spesso country, a volte blues, a volte un po’ jazzate, a volte anche rock: «Il titolo dell’album – spiega Fucci – rispecchia perfettamente le anime che contiene, talmente diverse da sembrare quasi opposte e antitetiche. Non mi sono mai considerato un cantautore, né tanto meno un cantante. Mi sento più un ricercatore di parole che suonano e di suoni che sappiano parlare». Milanese, voce sottile, tipicamente italiano, ingenuamente e genuinamente melodico: l’album di Fucci cresce ascolto dopo ascolto come un piccolo fiore che si schiude all'ultimo sole autunnale. Non è troppo tardi per coglierlo"
(dal blog artistsandbands).

La track 11 è una bonus track omaggio per gli amici della Stratosfera.

Claudio Fucci nel lontano 1974

Post by George

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