TRACKLIST:
01. L'Espresso delle 21
02. Beato me
03. Esposito Gennaro
04. Concetta
05. C'è una donna
06. Una gita sul Po
07. L'autore
08. Invidia
09. Me ne vado in Canada
10. Avellino
MUSICISTI
Gerardo Carmine Gargiulo: voce
Gianfranco Gagliardi: pianoforte
Andrea Sacchi: chitarra elettrica e acustica
Paolo Donnarumma: basso
Ellade Bandini: batteria
Aldo Banfi: sintetizzatori e organo
Giancarlo Porro: sax alto-tenore-baritono e clarinetto
Maurizio Preti: percussioni
Raffaella Esposito, Wanda Radicchi,
Umberto Miserocchi: coro
e inoltre
Roberto Giuliani: piano Fender in "C'è una donna" e chitarra acustica in "L'espresso delle 21"
Gianni Faré: pianoforte in "C'è una donna" e fisarmonica in "Una gita sul Po"
I piccoli Carolina, Marco, Mariella, Andrea, Ermanno, Enzo, Giusy, Loredana: coro in "Beato me"
Altro gran bel regalo da parte dell'amico Gaetano Simarco. Ogni volta che ricevo i suoi file l'Italia si accorcia e gli antipodi si toccano. E lo dico a ragion veduta dal momento che Gaetano risiede nei pressi di Cosenza mentre il sottoscritto vive ad Aosta. Sono certo che molti di voi ricorderanno questo disco pubblicato nel 1981 dalla Spaghetti Records (sia in vinile che in Mc). Nessuna ristampa nel corso degli anni. Non mi addentro nella recensione del disco. compito questo demandato all'amico Gaetano. Vorrei solo sottolineare la nutrita schiera di ottimi musicisti che accompagnano Gargiulo in questo suo primo 33 giri.
E ora passo subito la parola a Gaetano
"Gerardo Carmine Gargiulo, originario della provincia di Avellino, misconosciuto cantautore italiano, mosse i suoi primi passi come autore per tutti gli anni ’70, scrivendo diversi testi, soprattutto per interpreti femminili come Ornella Vanoni, Giovanna ed altri (da ricordare “Io volevo diventare”, scritta con Claudio Rocchi). Nel 1981 pubblicò il suo primo album “Avellino Express” ottenendo un buon successo di pubblico e di critica. Prodotto da Alessandro Colombini, l'album cammina lungo la strada del cantautorato (è autore dei testi e delle musiche). Lavoro molto curato, basta guardare l’elenco dei partecipanti alla realizzazione. Quasi un concept album basato sul tema dell'immigrazione nel quale il ritmo scanzonato e l’aria festosa profumano di una velata malinconia. Sapiente mix di brani ironici e intimisti; si va da “Una gita sul Po”, che fu pubblicato come 45 giri, ottenendo molti passaggi radiofonici, ad “Avellino” con la quale esprime le sensazioni di un giovane emigrato che torna a casa in treno nel periodo natalizio, a “Invidia” con la quale, nel testo, si rivolge all'eletta schiera dei suoi colleghi cantautori, da Bennato a Guccini, da Branduardi a De Gregori ed altri ancora, descrivendone, in maniera bonaria, i difetti. Negli altri brani racconta del suo viaggio, della speranze di chi va via “da una terra senza pietà”, sempre però con un pizzico di rimpianto per averla lasciata, della sua avventura al nord, ma anche la storia di tanti ragazzi che, per poter realizzare i propri sogni e progetti devono lasciare la propria terra, il proprio paese di origine".
Gargiulo...yestarday |
E dopo "Avellino Express"?
Dopo una serie di apparizioni televisive (anche alla corte di re Pippo, scusare se è poco) e buone prospettive per il futuro, ecco che la casa discografica con cui collaborava (non chiedetemi quale) agli inizi degli anni 90 stoppa le attività e così il nostro Gerardo Carmine ne approfitta per terminare gli studi di giurisprudenza e iniziare la professione di avvocato. Nonostante ciò, la musica rimane una presenza costante nella sua vita e alle aule di tribunale alterna quelle di incisione e degli studi televisivi. Arriviamo al 2012, anno in cui pubblica il suo secondo album, "Miti & Tabù", che contiene 12 brani nuovi di zecca tra i quali una versione in chiave jazz di "Una gita sul Po". Il legame forte con l'Irpinia lo porterà a scrivere e interpretare l'inno ufficiale dell'Avellino Calcio, in occasione del passaggio della squadra in serie B. Il suo ultimo lavoro discografico è l'album "Viaggio".
E' incredibile come una cantautore premiato nel 2016 con il Lupo d'Oro, un premio che gli riconobbe l'impegno di avere portato l'Irpinia al di fuori dei propri confini, non venga né riconosciuto né tanto meno ammesso dai giudici (sui quali stendo un velo di pietà) dell'edizione 2018 di X-Factor. Et voilà. Cose che succedono.
...and today |
Chiudiamo questo post pubblicando i vecchi 45 giri anni '70 , con una sola eccezione.
Di seguito l'elenco dei brani che sono riuscito a recuperare sul tubo con relative copertine.
BONUS CD - I SINGOLI 1970-1988
01. Io vendo tutto e compro il sole (a nome Gargiulo - lato A, 1970)
02. Maria la Bella (a nome Gargiulo - lato A, 1973)
03. Tua sorella (a nome Gargiulo - lato A, 1974)
04. Ma che razza di amore (cut) - lato A, 1975
05. Napule more (lato A, 1976)
06. M'arricordo (lato B, 1976)
07. A Silvio (lato A, 1988)
08. Ridi (lato B, 1988)
Si parti dai primi tre singoli a nome Gargiulo per transitare su "Ma che razza di amore" (purtroppo tagliata nella parte finale e disturbata da un jingle. Domanda: ma che cazzate si pubblicano sul tubo? perché massacrare così i brani?) per arrivare a "Napule more", un brano bello e intenso scritto da Tullio De Piscopo. Ho volutamente escluso il singolo tratto da "Avellino Express".
Si chiude i bruttezza, è il caso di dirlo, con un 45 giri allegorico dedicato all'ex Cavaliere. Ma ne facevamo anche a meno. Buon ascolto amici.
Post by George
Words & music by Gaetano Simarco & George (just a little help)