Ciao a tutti dal vostro capitano. Ricevo e pubblico dall'amico Giudas, già più volte collaboratore del nostro blog, una proposta sconosciuta ai più. Ecco infatti uno dei tanti gruppi, davvero validi, che avrebbe meritato sicuramente un'accoglienza migliore ed una maggior notorietà di quella ricevuta, musicalmente parlando. La loro proposta è infatti di indubbio valore e freschezza, tanto da consigliare vivamente a tutti l'ascolto. Non mi dilungo oltre, mi faccio da parte e lascio la parola all'amico Giudas, ringraziandolo di cuore per la graditissima condivisione.
All’interno del mio studio professionale, in un’ala a parte, ha sede una piccola sala di registrazione. Il suo fonico, Cosimo Cirillo, è alla base di questo post. Scopro infatti che ha fatto parte di una band di indie-rock, esistita dal 2010 al 2012 e che si chiamava NYE. Non hanno mai prodotto cd ufficiali ma solo un paio di cd demo autoprodotti e, come si usa oggi, alcuni video fai-da-te ancora reperibili in rete.
I NYE nascono nell’estate del 2010 da un’idea di Antonio Saponaro (voce e chitarra acustica) e Mariano Doronzo (chitarre). Dopo un po’ che i due suonano insieme decidono di estendere il progetto e di formare una vera band. Si associano quindi Giulio Lamacchia (batteria), Cosimo Caggia (basso) ed il nostro Cosimo Cirillo (chitarra e synth). Sono tutti in età universitaria, e questa sarà la principale causa del successivo scioglimento. Ma ci arriveremo.
Iniziano subito a comporre – mi dice Cosimo Cirillo che i brani sono tutti di fatto corali, non esiste un vero e proprio autore completo, ma qualcuno forniva delle idee alle quali altri contribuivano e così via sino al raggiungimento di quello che era ritenuto un soddisfacente risultato finale.
All’inizio del 2011 si autoproducono un EP – demo che comprende appena tre brani
1 – NYE – (senza titolo) – 2011
01 - This Is Not (2” 27”)
02 - Upside Down (4” 07”)
03 – Panagiotis (7” 42”)
A questo si aggiunge, nello stesso anno un EP di sole quattro tracce (tre brani ed una intro), praticamente una specie di suite in quattro parti
2 – NYE – Black Hat And Ghosts – 2011
01 - Introducing the man with the black hat (1” 26”)
02 - black hat and ghosts (5” 12”)
03 - out of range (4” 07”)
04 - escape (4” 59”)
Come si usava già da un po’ di tempo, riescono ad infilare su you-tube dei video autoprodotti, a scopo pubblicitario, per i quali sono riuscito ad avere i relativi link, che qui vi fornisco
https://www.youtube.com/watch?v=rISEOTMlNMM
https://www.youtube.com/watch?v=PRdJvUkwmik
I testi sono tutti in inglese e hanno vari significati. In genere, anche se la parte musicale è corale, per i testi si ha che ogni brano ha un testo scritto da uno solo, poi rivisto insieme agli altri. Per esempio: “Panagiotis” parla di una nave e di un pirata, “Black Hat And Ghosts” prende spunto dal film “El Topo” di Jodorowsky, “Escape” parla di una fuga
Dalla loro musica si intravedono dei lontani echi di altre band prog – l’uso in alcuni brani di echi e delay sulle chitarre rimanda ai suoni psichedelici dei primi Pink Floyd – alcuni pieni musicali fanno concorrenza a Marillion e Radiohead. Ma sono, per l’appunto, lontani echi che nulla tolgono all’originalità delle tracce Stranamente, per chi di voi ci volesse provare, è molto difficile reperirli tramite una semplice ricerca su Google. Il problema è che in inglese NYE è l’acronimo di New Year Eve ossia della notte di Capodanno, ed esce sempre quello – se inserisci il loro nome (anche se specifichi che riguarda il settore musica) ti viene fuori un flauto tradizionale iraniano, un cd di un gruppo rock danese e varia altra roba – ma mai loro. Sulla faccenda del danese in effetti ci andiamo vicini. Il nome scelto dal gruppo – NYE – infatti è semplicemente la traduzione danese del sostantivo “nuovo” – non vi scrivo come si pronuncia perché quando ho cercato il suono in rete mi sono accorto che per riprodurlo occorre avere come minimo una laringite. In questo sono stati anticipatari rispetto, ad esempio, a gruppi come i Maneskin - non tutti sanno infatti che il nome di quel gruppo è stato deciso dalla bassista, italo-danese, e che in lingua originale danese vuol semplicemente dire “chiaro di Luna” (e si legge mo-ne-sgen)
La storia musicale dei NYE si chiude nella primavera del 2012, perché le necessità di lavoro irrompono nella loro vita. Oggi li ritroviamo a lavorare nei seguenti settori:
Cosimo Cirillo è produttore musicale e fonico;
Cosimo Caggia è laureato al Conservatorio in contrabbasso e prosegue l’attività musicale;
Giulio Lamacchia milita in alcune cover band ed ha iniziato la professione di architetto;
Antonio Saponaro ha seguito le orme paterne ed è medico;
Mariano Doronzo è fotografo e poeta.
In realtà il destino ha mostrato un piccolo e promettente seguito. I vincoli di amicizia sono rimasti molto forti, e capita che nel 2018 si ritrovino a passare una giornata insieme nella sala di registrazione di uno di loro. Decidono di fare un po’ di musica per conto proprio, per il puro piacere di suonare. Ed è così che, in un pomeriggio, costruiscono un singolo originale che, all’istante, decidono di registrare. Nasce “Us”, cioè “noi” (perché infatti solo loro ci stavano in quel momento) – che resta nei cassetti e che sono in grado di fornirvi.
3 – NYE – Us – 2018
01 - Us (3” 06”)
Se tanto mi dà tanto, prima o poi si riuniranno di nuovo per partorire (si spera) qualcos’altro di piacevole. Da quanto ne so, in realtà nessuno dei cinque ha appeso lo strumento musicale al chiodo, vedremo se il futuro riserverà a loro ed a noi qualche piacevole sorpresa.
Un abbraccio musicale (purtroppo ancora a un metro di distanza …). Giudas
All’interno del mio studio professionale, in un’ala a parte, ha sede una piccola sala di registrazione. Il suo fonico, Cosimo Cirillo, è alla base di questo post. Scopro infatti che ha fatto parte di una band di indie-rock, esistita dal 2010 al 2012 e che si chiamava NYE. Non hanno mai prodotto cd ufficiali ma solo un paio di cd demo autoprodotti e, come si usa oggi, alcuni video fai-da-te ancora reperibili in rete.
I NYE nascono nell’estate del 2010 da un’idea di Antonio Saponaro (voce e chitarra acustica) e Mariano Doronzo (chitarre). Dopo un po’ che i due suonano insieme decidono di estendere il progetto e di formare una vera band. Si associano quindi Giulio Lamacchia (batteria), Cosimo Caggia (basso) ed il nostro Cosimo Cirillo (chitarra e synth). Sono tutti in età universitaria, e questa sarà la principale causa del successivo scioglimento. Ma ci arriveremo.
Iniziano subito a comporre – mi dice Cosimo Cirillo che i brani sono tutti di fatto corali, non esiste un vero e proprio autore completo, ma qualcuno forniva delle idee alle quali altri contribuivano e così via sino al raggiungimento di quello che era ritenuto un soddisfacente risultato finale.
All’inizio del 2011 si autoproducono un EP – demo che comprende appena tre brani
1 – NYE – (senza titolo) – 2011
01 - This Is Not (2” 27”)
02 - Upside Down (4” 07”)
03 – Panagiotis (7” 42”)
A questo si aggiunge, nello stesso anno un EP di sole quattro tracce (tre brani ed una intro), praticamente una specie di suite in quattro parti
2 – NYE – Black Hat And Ghosts – 2011
01 - Introducing the man with the black hat (1” 26”)
02 - black hat and ghosts (5” 12”)
03 - out of range (4” 07”)
04 - escape (4” 59”)
Come si usava già da un po’ di tempo, riescono ad infilare su you-tube dei video autoprodotti, a scopo pubblicitario, per i quali sono riuscito ad avere i relativi link, che qui vi fornisco
https://www.youtube.com/watch?v=rISEOTMlNMM
https://www.youtube.com/watch?v=PRdJvUkwmik
I testi sono tutti in inglese e hanno vari significati. In genere, anche se la parte musicale è corale, per i testi si ha che ogni brano ha un testo scritto da uno solo, poi rivisto insieme agli altri. Per esempio: “Panagiotis” parla di una nave e di un pirata, “Black Hat And Ghosts” prende spunto dal film “El Topo” di Jodorowsky, “Escape” parla di una fuga
Dalla loro musica si intravedono dei lontani echi di altre band prog – l’uso in alcuni brani di echi e delay sulle chitarre rimanda ai suoni psichedelici dei primi Pink Floyd – alcuni pieni musicali fanno concorrenza a Marillion e Radiohead. Ma sono, per l’appunto, lontani echi che nulla tolgono all’originalità delle tracce Stranamente, per chi di voi ci volesse provare, è molto difficile reperirli tramite una semplice ricerca su Google. Il problema è che in inglese NYE è l’acronimo di New Year Eve ossia della notte di Capodanno, ed esce sempre quello – se inserisci il loro nome (anche se specifichi che riguarda il settore musica) ti viene fuori un flauto tradizionale iraniano, un cd di un gruppo rock danese e varia altra roba – ma mai loro. Sulla faccenda del danese in effetti ci andiamo vicini. Il nome scelto dal gruppo – NYE – infatti è semplicemente la traduzione danese del sostantivo “nuovo” – non vi scrivo come si pronuncia perché quando ho cercato il suono in rete mi sono accorto che per riprodurlo occorre avere come minimo una laringite. In questo sono stati anticipatari rispetto, ad esempio, a gruppi come i Maneskin - non tutti sanno infatti che il nome di quel gruppo è stato deciso dalla bassista, italo-danese, e che in lingua originale danese vuol semplicemente dire “chiaro di Luna” (e si legge mo-ne-sgen)
La storia musicale dei NYE si chiude nella primavera del 2012, perché le necessità di lavoro irrompono nella loro vita. Oggi li ritroviamo a lavorare nei seguenti settori:
Cosimo Cirillo è produttore musicale e fonico;
Cosimo Caggia è laureato al Conservatorio in contrabbasso e prosegue l’attività musicale;
Giulio Lamacchia milita in alcune cover band ed ha iniziato la professione di architetto;
Antonio Saponaro ha seguito le orme paterne ed è medico;
Mariano Doronzo è fotografo e poeta.
In realtà il destino ha mostrato un piccolo e promettente seguito. I vincoli di amicizia sono rimasti molto forti, e capita che nel 2018 si ritrovino a passare una giornata insieme nella sala di registrazione di uno di loro. Decidono di fare un po’ di musica per conto proprio, per il puro piacere di suonare. Ed è così che, in un pomeriggio, costruiscono un singolo originale che, all’istante, decidono di registrare. Nasce “Us”, cioè “noi” (perché infatti solo loro ci stavano in quel momento) – che resta nei cassetti e che sono in grado di fornirvi.
3 – NYE – Us – 2018
01 - Us (3” 06”)
Se tanto mi dà tanto, prima o poi si riuniranno di nuovo per partorire (si spera) qualcos’altro di piacevole. Da quanto ne so, in realtà nessuno dei cinque ha appeso lo strumento musicale al chiodo, vedremo se il futuro riserverà a loro ed a noi qualche piacevole sorpresa.
Un abbraccio musicale (purtroppo ancora a un metro di distanza …). Giudas