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That is not so ha una sua unitarietà, dove i materiali musicali sono trattati allo stesso modo dei materiali pittorici: c'è una tecnica e un modo ben preciso di raggiungere dei risultati, ma soprattutto c'è una poetica che si infila tra le maglie della musica. Durante i ripetuti ascolti ho cercato di ritrovare in qualche dipinto o saggio letterario l'umore di That is not so, senza giungere ad un risultato specifico: la vocalità della Oliva, anche nei momenti in cui è accompagnata dai loops, è un driver potente, dirige la mia immaginazione verso un dipinto cubista, di quelli analitici, dove la decomposizione dei soggetti/oggetti rende difficile qualsiasi tentativo di ricostruzione, anche se la sensazione è quella di un grigio-bruno come nel Ritratto di Pablo Picasso fatto da Juan Gris. Dal punto di vista letterario, si potrebbero tentare dei collegamenti plausibili con André Breton o con il romanzo della psicoanalisi, tuttavia l'enfasi del trio attiva un sindacato del sogno dove non ci sono spiegazioni scientifiche o nemmeno fasi di aderenza a determinate combinazioni del linguaggio.
Poche critiche si possono fare a prodotti musicali del genere: l'unica che mi sento di fare è piccolissima e riguarda il non perfetto bilanciamento degli strumenti intorno all'amplificazione, con le dinamiche arrotondate per eccesso o difetto (a volte perfette, a volte depotenziate).
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Quelle di Papa Legba is our sensei sono miniature musicali (brani in media da 2 minuti e mezzo) particolarmente compatte, che richiamano il rituale, lo Zorn dei tempi andati e forse promettono anche una certa concupiscenza con il romanzo d'azione, quello dei racconti di William Gibson. Sono atti virili di musica che si misurano molto con le caratteristiche del rock, dando luogo ad un prodotto molto valido sul piano musicale, che riafferma un criterio appartenente all'hardcore in generale (quello vitale dell'urgenza espressiva) e limita invece al minimo la mancanza di scintilla creativa che spesso affligge produzioni similari del genere. Questi due "Alberto" sono due eccellenti musicisti, che tengono in piedi una tensione, caricando solismo ed apprensione acustica (sentire l'ampio spazio sonoro che si apre nei due minuti della pausa tra The question e The answer o nella parte introduttiva di The pain).
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