TRACKLIST:
01. Give Me 3:43
02. Francesca 2:52
03. Gialma Planet 3:42
04. Thank You 3:47
05. Uneasy 5:06
06. Stay 4:05
07. Lonely Shade 3:42
08. Made In Goodfaith 4:24
FORMAZIONE:
Piero Cotto - voce
Riccardo Zegna - tastiere
Aldo Sperti - basso
Claudio Endimione - batteria, percussioni
PREMESSA by GEORGE
Grazie al sempre prodigo Frank-One, abbiamo finalmente l'opportunità di ascoltare questo terzo raro album dei torinesi Gialma 3 (qui insieme al cantante Piero Cotto) dal titolo "Gialma Planet", pubblicato nel 1982 e mai ristampato. Quindi un grazie di cuore all'amico Frank-One per questo super regalo estivo. Ricordo che il disco giaceva da innumerevoli anni nella wiehlist della Stratosfera. Non mi dilungo ulteriormente. Lascio spazio alla recensione di Frank-One, come sempre condita con succosi aneddoti.
RECENSIONE by FRANK-ONE
Ben più di qualche mese fa durante la mia attività di taxista ricevetti nel tardo pomeriggio una chiamata da un’azienda ubicata nell’hinterland a Nord Ovest di Milano; recatomi sul luogo, saliva a bordo una signora molto cortese che necessitava di recarsi all’aeroporto di Linate, che per chi non conoscesse Milano rimane totalmente dalla parte opposta, ovvero a Est. Preso atto che per effettuare il tragitto sarebbe stata necessaria quasi un’ora, partivamo, e lì la gentile cliente, dopo avermi chiesto scusa per il disturbo, effettuava un paio di telefonate di carattere familiare, terminate le quali osservava in silenzio dal finestrino la città durante il nostro attraversamento. Ma ad una decina di minuti dall’arrivo la mia autoradio diffuse le note di un brano dei Perigeo, al che la signora mi chiese quale emittente stessi ascoltando, le spiegai che era una mia playlist, e che questo era un brano di un gruppo di JAZZ ROCK in auge negli anni 70. Fu questa la parola magica che la portò a chiedermi : “Ma lei ascolta jazz rock? Quindi conosce i Gialma 3? E i Cadmo? Potremmo includere Lino Capra Vaccina?”. Trasecolai voltandomi a guardarla incredulo, in 33 anni sarà accaduto 3 / 4 volte di trovare persone così competenti e così appassionate della “nostra musica”. Mi confessò il suo rammarico nell’avere una grande collezione di lavori, ma tutti in mp3, al che scoprii l’acqua calda dicendo : “Ma sa che c’è un bel blog al quale mi onoro di collaborare, si chiama Verso la StratoSfera….”, e qui mi interruppe : “Quello con la copertina di Nuda de i Garybaldi fatta da Crepax? Lo conosco bene, Ho preso da lì moltissimo materiale”, insomma stavo per svenire !!!!
Ahimè nel frattempo eravamo arrivati a Linate, ci salutammo scambiandoci i contatti e l’augurio di ritrovarci se non a Milano, almeno tra le righe della StratoSfera, ed eccomi così qui a dedicare a quella meravigliosa persona uno degli album presente da tempo nella wishlist del nostro Capitano, ovvero quel Gialma Planet uscito per la Drums nel 1982 a nome Gialma 3 e Piero Cotto, benché il centrino del disco riporti solo il nome della band torinese.
Mi sono dilungato nel racconto di cui sopra, in quanto per quel che riguarda il lavoro ho ben poco da dire, soprattutto alla luce della grande delusione provata nell’ascoltarlo dopo che avevo avuto modo di apprezzare i primi due lavori già presenti nella StratoSfera: l’Isola del Tonal del 1979 (qui) e Rain’s Dream del 1976 (qui). Ad onor del vero se andate a ritrovare i commenti de l’Isola del Tonal, vedrete che già due brani del lavoro odierno avevano ivi fatto capolino, questo perché la ristampa del CD aveva avuto come bonus track i brani Gialma Planet e Thank You, guarda caso cantati, il che aveva suscitato le perplessità di qualche lettore, per poi chiarire l’arcano.
Parlavo poc'anzi di grande delusione, almeno da parte mia, questo perché estasiato dalla matrice jazz rock tipica torinese dei primi due lavori, mi trovai qua di fronte al tipico lavoro di un grande gruppo “contaminato” dalla matrice pop di un seppur bravo musicista quale Piero Cotto, quel Piero che coi Cottonfields nel 1972 aveva pubblicato il simpatico “Il viaggio, la donna, un’altra vita” ma che qui come ci ricorda l’amico maestro Augusto Croce nel suo sito www.italianprog.it : “…Se i primi due album sono simili, il terzo ha visto l’ingresso di un nuovo batterista (Claudio Endimione ndr) e del cantante Piero Cotto già con Piero e i Cottonfield, con uno stile musicale più vicino alle produzioni di quest’ultimo artista”, il che appunto tradì un po’ le aspettative di chi già conosceva i due lavori precedenti.
Piero Cotto |
Quasi tutti i brani furono composti da Aldo Sperti, il bassista dei Gialma 3, dallo stesso Piero Cotto e da un altro nome a noi noto della Torino di quegli anni, quel Mauro Cavagliato che ha ben più di qualcosa a che fare con un altro gran bel gruppo del capoluogo piemontese, quegli Zauber dei quali spero quanto prima di produrre all’amico George quel materiale che permetterà di pubblicare gli ultimi loro lavori rimasti ancora inediti sulla Stratosfera. Il terzo componente del gruppo è quel Riccardo Zegna, già tastierista de La Corte dei Miracoli, coautore con Piero Cotto dell’ultimo brano dell’album, Made in Goodfaith.
E qui concludo, ma permettetemi di dedicare questo post alla Signora Concetta, con l’augurio che ci stia ancora seguendo e che possa sempre trovare positive vibrazioni nell’ascolto del nostro meraviglioso mondo musicale. Buon ascolto e buona salute a voi tutti.
Post by George - Words & Music by Frank-One